Progetto europeo H2020-MSCA Nowelties – Doppio titolo alle nostre dottorande Marina Gutierrez e Barbara Topolovec
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Partito nel febbraio del 2019 il progetto europeo H2020-MCSA Nowelties ha permesso a 14 giovani laureati provenienti da diversi paesi di poter conseguire il titolo di dottore di ricerca con doppio titolo nel settore delle nuove tecnologie per il trattamento delle acque reflue e potabili per la rimozione di contaminanti emergenti fra cui farmaci e PFAS.
Unife, partner del progetto, responsabile scientifico la prof.ssa Paola Verlicchi, era coinvolto in due progetti di dottorato nel settore dell’ingegneria sanitaria-ambientale: Studying the enhancement of the removal of OMPs from wastewater by adding powder activated carbon in an MBR e Understanding transformation of OMPs during plasma treatment and its ecotoxicological implications.
Tantissime le domande per le due selezioni, provenienti da tutto il mondo. La selezione è stata vinta dalla spagnola Marina Gutierrez Pulpeiro e dalla croata Barbara Topolovec.
Marina ha svolto la sua ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife (supervisor la prof.ssa Paola Verlicchi) e quello dell’Università di Zagabria (supervisor la prof.ssa Dragana Mutavdzic Pavlovic). Si è occupata di processi biologici avanzati per la rimozione di contaminanti emergenti dalle acque reflue. Ha condotto indagini in collaborazione con HERA su un impianto in scala reale alimentato da un refluo prevalentemente ospedaliero e ha sviluppato un’analisi dei rischi ambientali dovuti al rilascio dell’effluente finale in corpo idrico ricettore. Le analisi dei tanti campioni di acqua prelevati in diversi punti della linea di trattamento sono stati analizzati
all’Università di Zagabria, e hanno riguardato più di 230 composti emergenti.
Barbara ha svolto la sua attività presso il centro di eccellenza ICRA di Girona e presso il dipartimento di Ingegneria di Ferrara sotto la supervisione della prof.ssa Mira Petrovic, anche coordinatrice del progetto Nowelties e di Paola Verlicchi. Si è occupata di trattamenti avanzati al plasma per le acque reflue, della loro efficacia nel rimuovere PFAS, dei prodotti di trasformazione e delle conseguenze ecotossicologiche. Per lo sviluppo del sistema di trattamento ha collaborato con l’Università di Belgrado. Nel periodo trascorso a Unife, ha sviluppato un’analisi dei rischi relativamente a 37 PFAS che ha portato ad una loro prioritizzazione, individuando così quelli più critici per le acque.
Il percorso che ha portato al conseguimento del titolo è stato molto impegnativo anche per le limitazioni dovute all’emergenza Covid che ha rallentato le attività sperimentali. Barbara ha chiesto e ottenuto un anno di proroga per completare le indagini sperimentali sulla nuova tecnologia e ha discusso la tesi a Girona il 29 gennaio 2025. Marina è riuscita nei tre anni previsti e ha conseguito il titolo il 28 aprile 2023 discutendo la tesi presso il dipartimento di Ingegneria di Ferrara. Nel novembre 2023 Marina ha partecipato anche alla consegna di una pergamena da parte dell’Università di Zagabria.
I risultati delle loro ricerche sono stati presentati a convegni internazionali e pubblicati su riviste del settore. Stanno riscuotendo molto interesse in quanto riguardano temi di grande attualità (presenza e rimozione di contaminanti emergenti dalle acque reflue e potabili) anche a livello normativo europeo e nazionale: come per esempio la nuova direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, entrata in vigore il 1° gennaio 2025 (2024/3019/UE) e il recepimento della direttiva europea sulle acque potabili (2020/2184/UE) cha ha portato al D.Lgs 18/2023.